21 Settembre 2010
        
Aiuta AsiaNews | Chi siamo | P.I.M.E. |

IL TUO CONTRIBUTO

Aree geografiche
  • Medio Oriente
  • Asia dell'Est
  • Asia del Sud
  • Asia Centrale
  • Asia Sud-Est
  • Asia del Nord
  • Asia Nord-Ovest


Dona
Il 5 x mille
ai missionari del PIME



www.orpnet.org


Voli Low Cost Roma
Voli Milano



invia ad un amico visualizza per la stampa


» 03/09/2010 13:23
VATICANO
Papa ai giovani: ciò che conta è la fede, non le “sicurezze” del mondo
Nel messaggio per la prossima Giornata mondiale della gioventù, Benedetto XVI, ripercorrendo anche tratti della sua esperienze giovanile, scrive che il diffuso relativismo “non genera la vera libertà, ma instabilità, smarrimento, conformismo alle mode del momento” e che chi tenta di costruire una società senza Dio nasconde un inferno nel quale “prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di amore, di gioia e di speranza”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Ciò che conta, per i giovani, più che il “posto sicuro” è avere salde radici di fede, che offre prospettive immensamente più ampie di quelle che la società di oggi tende a esaltare, promettendo quasi un “Paradiso senza Dio”, che in realtà diventa un inferno nel quale “prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di amore, di gioia e di speranza”. Di qui la necessità di essere "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede", tema della XXVI Giornata mondiale della gioventù che sarà celebrata dal 16 al 21 agosto 2011 a Madrid, in vista della quale è stato pubblicato oggi il messaggio di Benedetto XVI. Un documento nel quale non mancano, da parte del Papa, riferimenti alla sua stessa giovinezza e alla sua decisione di divenire sacerdote.
 
“In ogni epoca - scrive - anche ai nostri giorni, numerosi giovani sentono il profondo desiderio che le relazioni tra le persone siano vissute nella verità e nella solidarietà. Molti manifestano l’aspirazione a costruire rapporti autentici di amicizia, a conoscere il vero amore, a fondare una famiglia unita, a raggiungere una stabilità personale e una reale sicurezza, che possano garantire un futuro sereno e felice. Certamente, ricordando la mia giovinezza, so che stabilità e sicurezza non sono le questioni che occupano di più la mente dei giovani. Sì, la domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante, ma allo stesso tempo la gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. Se penso ai miei anni di allora: semplicemente non volevamo perderci nella normalità della vita borghese. Volevamo ciò che è grande, nuovo. Volevamo trovare la vita stessa nella sua vastità e bellezza. Certamente, ciò dipendeva anche dalla nostra situazione. Durante la dittatura nazionalsocialista e nella guerra noi siamo stati, per così dire, ‘inchiusi’dal potere dominante. Quindi, volevamo uscire all’aperto per entrare nell’ampiezza delle possibilità dell’essere uomo. Ma credo che, in un certo senso, questo impulso di andare oltre all’abituale ci sia in ogni generazione. È parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito per ciò che è realmente grande. Si tratta solo di un sogno vuoto che svanisce quando si diventa adulti? No, l’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infinito. Qualsiasi altra cosa è insufficiente”
 
“La cultura attuale - si legge ancora nel documento - in alcune aree del mondo, soprattutto in Occidente, tende ad escludere Dio, o a considerare la fede come un fatto privato, senza alcuna rilevanza nella vita sociale. Mentre l’insieme dei valori che sono alla base della società proviene dal Vangelo – come il senso della dignità della persona, della solidarietà, del lavoro e della famiglia –, si constata una sorta di ‘eclissi di Dio’, una certa amnesia, se non un vero rifiuto del Cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la propria identità profonda. Per questo motivo, cari amici, vi invito a intensificare il vostro cammino di fede in Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Voi siete il futuro della società e della Chiesa! Come scriveva l’apostolo Paolo ai cristiani della città di Colossi, è vitale avere delle radici, della basi solide! E questo è particolarmente vero oggi, quando molti non hanno punti di riferimento stabili per costruire la loro vita, diventando così profondamente insicuri”.
 
“Il relativismo diffuso, secondo il quale tutto si equivale e non esiste alcuna verità, né alcun punto di riferimento assoluto, non genera la vera libertà, ma instabilità, smarrimento, conformismo alle mode del momento. Voi giovani avete il diritto di ricevere dalle generazioni che vi precedono punti fermi per fare le vostre scelte e costruire la vostra vita, come una giovane pianta ha bisogno di un solido sostegno finché crescono le radici, per diventare, poi, un albero robusto, capace di portare frutto”.
 
“C’è un momento, da giovani – prosegue Benedetto XVI - in cui ognuno di noi si domanda: che senso ha la mia vita, quale scopo, quale direzione dovrei darle? E’ una fase fondamentale, che può turbare l’animo, a volte anche a lungo. Si pensa al tipo di lavoro da intraprendere, a quali relazioni sociali stabilire, a quali affetti sviluppare… In questo contesto, ripenso alla mia giovinezza. In qualche modo ho avuto ben presto la consapevolezza che il Signore mi voleva sacerdote. Ma poi, dopo la Guerra, quando in seminario e all’università ero in cammino verso questa meta, ho dovuto riconquistare questa certezza. Ho dovuto chiedermi: è questa veramente la mia strada? È veramente questa la volontà del Signore per me? Sarò capace di rimanere fedele a Lui e di essere totalmente disponibile per Lui, al Suo servizio? Una tale decisione deve anche essere sofferta. Non può essere diversamente. Ma poi è sorta la certezza: è bene così! Sì, il Signore mi vuole, pertanto mi darà anche la forza. Nell’ascoltarLo, nell’andare insieme con Lui divento veramente me stesso. Non conta la realizzazione dei miei propri desideri, ma la Sua volontà. Così la vita diventa autentica”.
 
“Siate ‘radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede’ (cfr Col 2,7). La Lettera da cui è tratto questo invito, è stata scritta da san Paolo per rispondere a un bisogno preciso dei cristiani della città di Colossi. Quella comunità, infatti, era minacciata dall’influsso di certe tendenze culturali dell’epoca, che distoglievano i fedeli dal Vangelo. Il nostro contesto culturale, cari giovani, ha numerose analogie con quello dei Colossesi di allora. Infatti, c’è una forte corrente di pensiero laicista che vuole emarginare Dio dalla vita delle persone e della società, prospettando e tentando di creare un ‘paradiso’ senza di Lui. Ma l’esperienza insegna che il mondo senza Dio diventa un ‘inferno’: prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di amore, di gioia e di speranza. Al contrario, là dove le persone e i popoli accolgono la presenza di Dio, lo adorano nella verità e ascoltano la sua voce, si costruisce concretamente la civiltà dell’amore, in cui ciascuno viene rispettato nella sua dignità, cresce la comunione, con i frutti che essa porta. Vi sono però dei cristiani che si lasciano sedurre dal modo di pensare laicista, oppure sono attratti da correnti religiose che allontanano dalla fede in Gesù Cristo. Altri, senza aderire a questi richiami, hanno semplicemente lasciato raffreddare la loro fede, con inevitabili conseguenze negative sul piano morale. Ai fratelli contagiati da idee estranee al Vangelo, l’apostolo Paolo ricorda la potenza di Cristo morto e risorto. Questo mistero è il fondamento della nostra vita, il centro della fede cristiana. Tutte le filosofie che lo ignorano, considerandolo ‘stoltezza’ (1 Cor 1,23), mostrano i loro limiti davanti alle grandi domande che abitano il cuore dell’uomo. Per questo anch’io, come Successore dell’apostolo Pietro, desidero confermarvi nella fede (cfr Lc 22,32). Noi crediamo fermamente che Gesù Cristo si è offerto sulla Croce per donarci il suo amore; nella sua passione, ha portato le nostre sofferenze, ha preso su di sé i nostri peccati, ci ha ottenuto il perdono e ci ha riconciliati con Dio Padre, aprendoci la via della vita eterna. In questo modo siamo stati liberati da ciò che più intralcia la nostra vita: la schiavitù del peccato, e possiamo amare tutti, persino i nemici, e condividere questo amore con i fratelli più poveri e in difficoltà”.
  
“Cari giovani – conclude il messaggio - la Chiesa conta su di voi! Ha bisogno della vostra fede viva, della vostra carità creativa e del dinamismo della vostra speranza. La vostra presenza rinnova la Chiesa, la ringiovanisce e le dona nuovo slancio. Per questo le Giornate Mondiali della Gioventù sono una grazia non solo per voi, ma per tutto il Popolo di Dio”.
 
 

invia ad un amico visualizza per la stampa

Vedi anche
21/07/2008 VATICANO - GMG
Il papa incontra alcune vittime di abusi sessuali
27/07/2008 VATICANO
Papa: Sydney, il volto giovane della Chiesa
20/07/2008 VATICANO - GMG
Papa ai giovani: siate profeti della Vita contro il conformismo e il deserto spirituale
19/07/2008 VATICANO - GMG
Papa ai giovani: Lasciatevi plasmare dallo Spirito per essere veramente vivi
13/07/2008 VATICANO - GMG
Papa: comunicare la gioia di seguire Cristo ai giovani incerti e senza speranza


Dossier
Madre Teresa, dono inestimabile per il mondo

Il Papa a Cipro per la pace in Medio Oriente



[Visualizza tutti i dossier]

In evidenza
VATICANO
Papa ai giovani: ciò che conta è la fede, non le “sicurezze” del mondoNel messaggio per la prossima Giornata mondiale della gioventù, Benedetto XVI, ripercorrendo anche tratti della sua esperienze giovanile, scrive che il diffuso relativismo “non genera la vera libertà, ma instabilità, smarrimento, conformismo alle mode del momento” e che chi tenta di costruire una società senza Dio nasconde un inferno nel quale “prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di amore, di gioia e di speranza”.
ASIA - VATICANO
Cristiani dell’Asia, coraggiosi testimoni della fede fino al martirio
di Bernardo CervelleraUna giornata dedicata al martirio delle Chiese dell’Asia e alla persecuzione nel presente. La vivacità delle comunità è frutto proprio di questa testimonianza fino al sangue. Le violazioni alla libertà religiosa sono un tentativo di opprimere non solo la fede, ma la società. Il “supersviluppo” senza Dio porta a un “sottosviluppo morale”, che è nemico del vero sviluppo dell’uomo. I casi della Cina, dell’India, del Vietnam. Come sostenere le comunità perseguitate.
CINA
Giovane madre cinese rapita e sterilizzata per far rispettare la legge del figlio unicoLa donna è scomparsa dal 15 luglio ed è stata sottoposta a sterilizzazione forzata. A causa dell’operazione si trova ancora in ospedale. La madre, che ha denunciato la scomparsa è stata arrestata per 10 giorni. I danni della legge sul figlio unico.

Libri
Missione Bengala
155 anni del Pime in India e Bangladesh EMI 
di Piero Gheddo

La Cina di Mao processa la Chiesa
di Angelo S.Lazzarotto
pp. 528


Il rovescio delle medaglie
di Bernardo Cervellera
pp. 240


Il Vescovo partigiano
EMI 2007 pp. 448
di Piero Gheddo

Missione Birmania
1867-2007 I 140 anni del Pime in Myanmar
di Piero Gheddo


Alberico Crescitelli
Martire in Cina
di Angelo S. Lazzarotto e Gianni Criveller


Clemente Vismara,
il Santo dei bambini
di Piero Gheddo


Missione Cina
Viaggio nell'Impero
tra mercato e repressione
di Bernardo Cervellera



Copyright © 2003 AsiaNews C.F. 00889190153 Tutti i diritti riservati: è permesso l'uso personale dei contenuti di questo sito web solo a fini non commerciali. L'utilizzo per riprodurre, pubblicare, vendere e distribuire può avvenire solo previo accordo con l'editore. Le foto presenti su AsiaNews.it sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate
dizi izlemsn show