» 26/08/2010 08:29 CINA Giovane madre cinese rapita e sterilizzata per far rispettare la legge del figlio unico La donna è scomparsa dal 15 luglio ed è stata sottoposta a sterilizzazione forzata. A causa dell’operazione si trova ancora in ospedale. La madre, che ha denunciato la scomparsa è stata arrestata per 10 giorni. I danni della legge sul figlio unico.
Hong Kong (AsiaNews/Chrd) – Una giovane madre di 23 anni è stata rapita e sterilizzata a forza dai membri dell’Ufficio per il controllo della popolazione del’Anhui. La notizia è stata diffusa oggi dal Chrd (Chinese Human Rights Defenders).
Li Hongmei, 23 anni, della contea di Changfeng, ha dato alla luce la sua prima bambina lo scorso 21 giugno. Il 15 luglio scorso, l’ufficio per la pianificazione familiare l’ha rapita insieme alla sua bambina. Quando la sua famiglia ha denunciato la sua scomparsa, la madre di Li, Yang Yonglian, è stata arrestata dalla polizia locale e detenuta per 10 giorni con l’accusa di “ostacolare il corso dei doveri ufficiali”.
In seguito la famiglia ha appreso che Li, madre da meno di un mese, era stata portata all’ospedale di Shuangfeng, dove i membri del controllo sulla popolazione l’hanno costretta a firmare il consenso per la sterilizzazione.
Chrd dichiara che dopo la sterilizzazione forzata Li si è ammalata e soffre di vertigini e dolori al petto. Al momento si trova ancora in ospedale.
Per garantire i programmi di sviluppo economico, e tenere basso l’incremento della popolazione, la Cina ha adottato dalla fine degli anni ’70 la legge del figlio unico che permette a una coppia di avere solo un figlio. A ogni provincia, città, villaggio viene fissata una quota annuale di nuove nascite. Per rispettare la quota i rappresentanti dell’Ufficio per la popolazione ricorrono ad aborti forzati (anche al nono mese), sterilizzazione delle donne e dei maschi, enormi multe fino a uno-due anni di salari annuali per chi ha un secondo figlio.
Sociologi ed economisti mettono in guardia da tempo sul veloce invecchiamento della popolazione. Inoltre, per la preferenza sul figlio maschio da parte di contadini, si è diffusa la pratica degli aborti selettivi, uccidendo i feti femmine e creando un pesante squilibrio nel rapporto fra maschi e femmine. Per questo, diverse personalità chiedono che lo Stato cambi la legge del figlio unico, permettendo di avere almeno due figli per coppia. Ogni anno, però, il governo riafferma la “bontà” della legge sul figlio unico.